Economista tedesco. Emigrato nel 1825 per ragioni politiche negli Stati Uniti,
vi studiò soprattutto i problemi legati alla costruzione delle prime
ferrovie. Rientrato in patria (1832) come console americano, iniziò una
vivace campagna a favore della costruzione di strade ferrate e divenne il
massimo esponente di quella corrente che riuscì a realizzare nel
1833-1834 l'unione doganale tra gli Stati tedeschi (
Zollverein). Dopo un
periodo di permanenza a Parigi (1837-1840), si batté sulla stampa
perché la nascente industria tedesca fosse tutelata da dazi doganali
contro la concorrenza estera. La sua maggiore opera,
Il sistema razionale di
economia politica (1840), esercitò un enorme e duratura influenza
anche in altri Paesi europei, sia contrapponendo all'economia classica un nuovo
sistema di economia nazionale sia offrendo una valida giustificazione al
risorgere del protezionismo (Reutlingen, Württemberg 1789 - Kufstein,
Tirolo 1846).